SORRENTO CALCIO: prossima avversaria

10.05.2013 15:00 di Fabio Vicidomini   vedi letture
SORRENTO CALCIO: prossima avversaria
TMW/TuttoNocerina.com
© foto di Luigi Gasia/TuttoLegaPro.com

Il Sorrento Calcio è la principale squadra di calcio della città di Sorrento, in provincia di Napoli. I colori sociali sono il rosso e il nero. Il logo del Sorrento Calcio, è uno scudo con una parte superiore nera dove compare la scritta Sorrento Calcio e una parte inferiore rossa caratterizzata da un disegno di 5 rombi bianchi e sotto tale disegno compare l'anno di fondazione.


LA STORIA. Il Sorrento Calcio fu fondato nel 1945 con la denominazione di S.S. Sorrento Calcio per iniziativa di un gruppo di ex atleti e dirigenti della prima squadra di calcio cittadina, il Nazario Sauro 1929. I primi venti di gloria vennero vissuti dalla S.S. Sorrento nella stagione 1946-47, in serie C, categoria alla quale fu ammesso per meriti acquisiti all’epoca del Nazario Sauro 1929. Nel 1949 la S.S. Sorrento Calcio fu iscritta al campionato di Promozione che disputò fino alla stagione 1967-68 in cui vinse il campionato e fu promossa in Serie D. Fu il primo di una serie di successi ottenuti dal tandem dirigenziale formato dal Comandante Achille Lauro e dal dottor Andrea Torino. L'anno successivo il Sorrento fu protagonista di una stagione entusiasmante e, dopo essersi classificato al primo posto a pari merito con la Turris, meritò il salto in Serie C nello spareggio contro la squadra corallina disputato in gara unica al "Flaminio" di Roma il 2 giugno 1969. Nella stagione 1970-71 il Sorrento si classificò al primo posto anche nel girone meridionale di serie C, e fu promosso in Serie B: il portiere Antonio Gridelli stabilì un favoloso record di imbattibilità con 1537 minuti senza prendere gol. L'allenatore era Giancarlo Vitali e, tra i giocatori, c’era un giovanissimo Beppe Bruscolotti, poi protagonista di una lunga carriera nel Napoli di Diego Maradona. Il primo (e unico) campionato in Serie B non fu brillante perché la squadra rossonera arriverò penultima in classifica, retrocedendo. Il Sorrento, dopo la retrocessione dalla B, restò in serie C fino alla stagione 1977-1978. Nel 1984-85 Il Sorrento, con una nuova dirigenza locale (guidata dai fratelli Antonino e Martino Pollio e Carlo Cuomo) che avevano preso il posto del tandem Lauro-Torino, meritò il secondo posto in classifica e fu promosso in C1. In seguito, il Sorrento attraversò un periodo buio: dapprima la ricaduta in C2 nel giugno 1987 e, dopo alcuni tentativi di risalita non andati a buon fine, la retrocessione nell’ Interregionale maturata a tavolino nell’agosto 1989. In occasione delle ripartenza dall’Interregionale, s’affacciò tra i dirigenti Antonino Castellano, che dodici mesi dopo iniziò la lunga avventura da presidente (inizialmente con Carlo Cuomo) assolta con eccellenti risultati per 19 anni consecutivi, raccogliendo successi con la squadra titolare e con il settore giovanile. II rilancio dei colori rossoneri si ebbe nella stagione 1997-98, vincendo il girone B dell’Eccellenza campana davanti a Paganese e Palmese, oltre a conquistare la Coppa Italia Dilettanti contro Viribus Unitis dopo tempi supplementari e rigori. Nella stagione successiva, in Serie D, chiuse in testa il girone d'andata e alla fine arrivò quinto sognando ad occhi aperti il ritorno in C2. In D, nella stagione 2000-01, evitò la retrocessione in Eccellenza vincendo lo spareggio con l’Internapoli, disputato a Benevento, ai rigori. Nel campionato 2005-06 centrò la promozione dalla Serie D alla Serie C2 e vinse la Coppa Italia Serie D battendo il Giarre nella doppia finale raggiunta con una goleada (4-2) in casa del Cervia, il club allenato dall’ex campione del mondo “Ciccio” Graziani, la squadra protagonista su Italia 1 del reality “Campioni–Il sogno”. Nella stagione 2006-07, il Sorrento vinse il campionato di C2 e meritò C1 (ancora con Cioffi in panchina e con l’attaccante Francesco Ripa, il “bomber di Battipaglia”, autore di 23 gol in 32. Al salto di categoria il Sorrento abbinò la Supercoppa di Lega Serie C2, vincendo il triangolare tra le vincitrici dei rispettivi gironi con 4 punti totali, davanti a Legnano  e Foligno. Il Sorrento, dopo alti e bassi, si piazzò a ridosso della zona alta della classifica con l’arrivo di Morgia che sostituì all’inizio di novembre Provenza. Il finale di stagione, però, fu caratterizzato da una complessa crisi dirigenziale, culminata a metà giugno da un colpo di scena: Franco Giglio (determinante nel rilancio del Sorrento) si fece da parte e Antonino Castellano restò di nuovo da solo al timone della navicella rossonera. Castellano fu bravo ad evitare la fine del calcio. Ingaggiò come ds Danilo Pagni e Gianni Simonelli come allenatore, cominciò ad allestire la rosa per il nuovo campionato e, nel contempo, cercò anche al di fuori della penisola sorrentina. All’inizio di agosto Castellano regalò al Sorrento l’ennesimo capolavoro: individuò il partner giusto per salvare il club in Mario Gambardella, imprenditore di Nocera Inferiore, già presidente della Nocerina. Il tandem Castellano e Gambardella funzionò bene sino alla fine della stagione e la squadra, nonostante un tormentato girone d’andata, riuscì a centrare l’obiettivo della salvezza diretta, oltre a conquistare, per la prima volta nella sua storia, la Coppa Italia di Lega Pro, battendo nella doppia finale la Cremonese. Nel maggio 2009, un’altra svolta. Dopo 19 anni da presidente, Antonino Castellano cede tutte le sue quote a Mario Gambardella, che con il tour operator sorrentino Paolo Durante e Franco Ronzi quale rappresentante dello sponsor principale, la Msc dell’armatore di origine sorrentina Gianluigi Aponte che dalla sua sede di Ginevra, non fa mai mancare il supporto alla squadra. La partenza non fu brillante e a fine ottobre Gianni Simonelli rassegnò le dimissioni e non vi fu verso di farlo tornare sui propri passi. Ma fu breve l’interregno in panchina di Raffaele Novelli, che si chiuse il 14 gennaio 2010, subito dopo la sconfitta casalinga contro la capolista Novara (0-2). Il giorno dopo, al Campo Italia, tornò Gianni Simonelli. In meno di quattro mesi bisognava portare il Sorrento alla salvezza diretta, obiettivo raggiunto con due partite di anticipo, grazie anche all’exploit di Paulinho. Nel campionato successivo la famiglia Gambardella, decise di puntare in alto e, per prima cosa, presentò come nuovo ds Salvatore Avallone. La stagione 2010-2011 è molto buona per il Sorrento, che parte subito bene divenendo in fretta la capolista solitaria del suo girone, tuttavia, dopo alcuni scontri di alta classifica poco soddisfacenti, il Gubbio approfitta di questo calo della squadra campana, e vince il campionato, mentre il Sorrento viene eliminato dall’Hellas Verona. Nella stagione 2011-12 il Sorrento vive ancora un campionato di vertice partecipando nuovamente ai play-off, ma anche questa volta viene eliminato, l’avversario di turno è il Carpi.

I PRECEDENTI. Sono 20 i precedenti tra Sorrento e Nocerina, giocati per metà a Nocera e per l'altra metà a Sorrento. E' la Nocerina a condurre con 6 vittorie, 10 pareggi e 4 sconfitte. 3 sono i successi della Nocerina allo Stadio Italia, mentre una sola volta i costieri hanno "violato" il San Francesco.

LO STADIO. Il Sorrento disputa le sue partite casalinghe allo Stadio "Italia", Dispone di 3.600 posti, distribuiti tra la tribuna centrale (900) e le tribune laterali nord (1.200) e sud (1.500), quest'ultima utilizzata come settore ospiti. È stato il primo stadio in Italia a essersi dotato di un manto erboso sintetico.