NOCERINA: mancano le torri, ci si affida agli alfieri... e alla difesa

21.10.2021 08:00 di Giuseppe Benevento   vedi letture
NOCERINA: mancano le torri, ci si affida agli alfieri... e alla difesa
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© foto di Dario Fico/TuttoNocerina.com

Al termine della gara contro il Nardò, valevole per la settima giornata di serie D, girone H, la Nocerina torna a vincere, dopo il pareggio di Sorrento, per due reti a zero grazie ai gol di Dammacco su rigore e Simonetti nel finale di gara. Una vittoria che le permette di restare agganciata al treno delle prime in classifica - la vetta è occupata dal Bitotnto con 17 punti -  è distante solo tre lunghezze.

I rossoneri hanno totalizzato finora 14 punti frutto di quattro vittorie, tutte in casa, e due pareggi, entrambi in trasferta, ed una sola sconfitta sempre in trasferta. Come già rimarcato il trend fuori casa va sicuramente invertito se si vogliono mantenere le prime posizioni ma, se si guarda più a fondo, il dato che salta di più all'occhio è lo zero nei gol realizzati fuori casa. Un dato che mostra alcuni limiti della rosa di quest'anno che è priva di un vero centravanti e, soprattutto, di un centravanti strutturalmente adatto a capitalizzare il gioco aereo ma anche, quando capita nelle fasi di una gara, capace di far salire la squadra.

Se si guarda ai gol realizzati dalle squadre del girone la Nocerina è tra le poche squadre a non ancor realizzato reti su gioco aereo. Delle 9 reti totalizzate, sesto attacco del girone, sono state realizzate 7 su azione e 2 su rigore. Nessun gol è arrivato su calcio d'angolo o assist da punizione nè tanto meno su cross con colpi di testa. Se nella passata stagione si poteva contare sulla fisicità di Diakitè o degli inserimenti di capitan Morero autore dsi 3 reti proprio su calci da fermo, quest'anno mancano entrambe le figure: centravanti fisico e difensori goleador. Ciò impedisce a mister Cavallaro anche a predisporre schemi su calci piazzati che ad oggi non hanno dato frutti e che invece nella passata stagione aveva risolto qualche partita.

Prima dell'inizio del campionato mister Cavallaro aveva chiesto una rosa competitiva, "i mezzi per potersela giocare alla pari", ma il dato di fatto è che la rosa è ancora incompleta e, se si aggiunge il notevole ritardo nel metterla a disposizione del tecnico, tutti questi handicap rischiano di pregiudicare moltissimo il cammino dei molossi.

Ma la squadra ha anche i suoi punti forti. Se non si possono sfruttare le torri mister Cavallaro ha intelligentemente puntato su un gioco più dinamico con ripartenze veloci dove calciatori tecnici come Palmieri, Dammacco e Talamo riescono a creare insidie alle difese avversarie, aspettando comunque il ritorno di Fabio Mazzeo che ha tra le corse queste stesse caratteristiche. Se si aggiunge inoltre una difesa di ferro - attualmente la migliore del girone con soli 3 gol subiti e paradossalmente la migliore in trasferta con un solo gol subito - la base per poter fare un buon campionato c'è; con l'innesto di un vero bomber e una panchina appena più lunga potrebbe diventare grandioso.