La conferenza stampa di presentazione del terzo allenatore stagionale della Nocerina, Giuseppe Galderisi:

"Non adoro gli allenatori che puntano il dito su altri colleghi, il mio staff è il migliore. Con il preparatore atletico mi sono trovato sempre bene perchè c'è impegno e professionalità. Ci sosteniamo a vicenda. Con lui possiamo mettere a posto tanti giocatori.

Per trasmettere fiducia ai tifosi, devo prima entrare nell'anima dei miei calciatori. Ho sempre pensato che la differenza alla fine è la capacità di unire la tua idea di calcio e farla prendere ai calciatori come una cosa che li rende felici. Io non sto guardandno nè indietro nè avanti, ho un compito difficile: far capire ai calciatori cosa vorrei che facessero. In carriera non ho mai visto fare bene se ognuno fa per i fatti suoi. Credo che questo gruppo possa far quello che penso. Ogni minuto che passo con loro è importante. Voglio esaltare ogni singolo individuo, mantenendo in campo ordine, qualità e coraggio. 

È un anno che non alleno, ma non ho mai pensato di aspettare il momento giusto che secondo me ora è arrivato. Il DS e la società mi hanno dato una grande energia, so cosa vuol dire Nocera e la passione del suo popolo. Ricordo la partita con il Benevento qui e c'era uno stadio da Serie A. Queste sono le mie piazze, trovo le motivazioni giuste in piazze importanti che sono quelle che ti fanno crescere. 

La società vorrebbe vedere una squadra che diverte la tifoseria e che abbia l'obiettivo che conoscete meglio di me. Sono qua per dare tutto me stesso. Ho sempre pensato che il modo di stare in campo è determinato dalle caratteristiche dei calciatori, personalmente vorrei riempire l'area, giocare tra le linee e andare a far gol. Sono contento che hanno lavorato con diversi moduli, adesso devo unirlo a nuove idee".

Ha capito in che contesto si sta mettendo?

"Non credo che ho bisogno che qualcuno mi spieghi, ho visto l'ultima partita per essere pronto e certe cose le percepisco. Ho sposato una causa, che è la mia voglia di trasmettere ciò che mi è stato insegnato e vivere in un mondo che è quello del calcio. Ho sempre giocato e allenato per due motivi: giocare per gli applausi e allenare per vedere uno stadio che si esalta e ci sostiene. Sarà una grande conquista migliorare la squadra, ma io preferisco stare a Nocera e guadagnarmi quegli applausi complicati rispetto ad altri tantissimi club".

Dall'esperienza in D ha iniziato ad avere a che fare con gli under obbligatori

"La gestione migliore che posso fare è conoscere quelli che ho a disposizione e poi avere un contatto continuo con il mio direttore sportivo. Si cerca di fare del nostro meglio per farli crescere velocemente. Adesso la prima cosa è cercare di fare una grande partita ad Ischia".

Le prossime partite saranno dure, non si sente di poter essere giudicato troppo in fretta?

"Credo che in questi campionati non ho mai vinto una partita facile, quindi non importa giocare contro la prima o l'ultima in classifica. Questa squadra non ha mai deragliato, noi dobbiamo essere bravi a prepararci bene. Non penso già allo scontro con la Scafatese. Il problema ce l'ho qua sulla spalla".

Sulle condizione dei giocatori:

"Van Ransbeeck non ci sarà, Troest ha la febbre e Nunes oggi non si è allenato. Anche Deli e Giannone non stanno bene. Comunque la partita c'è e tutti devono lavorar bene e poi sceglieremo per il meglio".   

Sezione: Campionato / Data: Mer 17 dicembre 2025 alle 17:14
Autore: Gennaro Caso
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