NICOLA FALOMI A TN: "Il legame con Nocera è ancora molto forte"

E' bastata una sola stagione a Nicola Falomi per entrare nella cuore dei tifosi rossoneri e nell'albo dei bomber della Nocerina più prolifici di sempre. Era la stagione 2006/07 e Nicola Falomi, classe 1985 di proprietà dell'Arezzo, fece sognare i sostenitori molossi fino all'ultima giornata dei play off. Ma i goal dell'airone non bastarono e la Nocerina di Rosamilia, Falomi e Greco fu retrocessa in Serie D dopo la sconfitta nel ritorno di finale dei playout in casa del Melfi. Oggi Falomi gioca nel Celano Olimpia, in Lega Pro Seconda Divisione, ma non nega di sognare un ritorno nella sua Nocera. Noi della redazione di TuttoNocerina.com l'abbiamo intervistato in esclusiva per omaggiare a tutti quei tifosi rossoneri che ancora amano Nicola Falomi.
17 goal in 31 partite. Cosa significa per te essere entrato nella storia del club rossonero?
"Per me è stata una stagione bellissima. Oltre ai 17 goal in campionato ne ho segnato uno ai play-out e uno in Coppa Italia. Essere tra i marcatori rossoneri più prolifici di sempre è un onore, anche perché avevo solo 19 anni".
Eppure siete retrocessi?
"E' stata una stagione molto sfortunata. Ci sono stati alcuni cambi di panchina e di proprietà, e poi l'arrivo di nuovi giocatori a gennaio che hanno destabilizzato un po' l'ambiente".
Ricordi qualche momento particolare di quella stagione?
"Uno dei momenti più belli è stato quando ci siamo giocati la lotta per il primo posto, alla 5 giornata contro il Sorrento. La gara fu rinviata perché la Nocerina chiese 1000 biglietti in più per i tifosi, che poi invasero Sorrento. Allo stadio non c'erano posti e fu costruita una curvetta apposita per i supporter rossoneri".
Segui ora la Nocerina?
"Certo, la seguo molto da vicino. Perché ho amici a Nocera, e conosco alcuni calciatori attuali".
Cosa ha la Nocerina di oggi che a voi mancava?
"Una società forte innanzitutto, che è indispensabile per puntare a raggiungere degli obiettivi.Po la rosa di ora, che è nettamente superiore. Di certo non ci mancava il calore dei tifosi".
Sei ancora legato ai colori rossoneri...
"E' un legame forte, sia con la squadra che con la città. A Nocera sono cresciuto sia calcisticamente che come persona".
Quale era il tuo rapporto con i tifosi molossi?
"E' una piazza fantastica. I tifosi mi hanno sempre supportato e credo di aver ricambiato la loro fiducia. Mi hanno addirittura dedicato un fan club!"
E' stata dura lasciare la Nocerina?
"Si perché fino ad ora è stata la stagione più bella".
Hai mai sperato di ritornare a giocare con la casacca rossonera?
"Ci sono stati molti contatti in questi anni, e ho sempre dato la mia disponibilità. Però ero dell'Arezzo, e in uno scambio deve esserci il parere favorevole di entrambe le società".
La tua esultanza è rimasta nel cuore dei tifosi. Oggi l'airone vola ancora?
"Dopo alcune stagioni difficili a Celano sono partito alla grande. Ho segnato 10 goal e spero di continuare così".
E se l'anno prossimo la Nocerina ti richiamasse, magari in Serie B?
"Mi alleno sempre per essere al meglio e pronto per giocare anche in campionati superiori. Per quanto valga il mio parere, io sono pronto".
In che giocatore dell'attuale Nocerina ti rispecchi?
"Sono un attaccante, gioco prima punta o esterno, quindi mi ritrovo benissimo con i tre del tridente d'attacco: Catania, Castaldo e Negro".
Credi che la squadra di Auteri abbia ormai ipotecato la Serie B, con i 12 punti di distacco dal Benevento?
"Il campionato di Prima Divisione è difficile, e non bisogna mai abbassare la guardia. Ma la Nocerina sta lasciando la sua impronta sul campionato. La squadra vuole la B, la società la vuole, la città la sogna. Credo che a questo punto sarà difficile per le altre contendenti strappargliela via".
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