LORENZO CITRO A TN: giovane di belle speranze nella Nocerina degli inizi anni '50

13.04.2011 21:00 di  Giuseppe Nocera   vedi letture
Fonte: Roberto Ferrara
LORENZO CITRO A TN: giovane di belle speranze nella Nocerina degli inizi anni '50

"L’A.G. Nocerina comunica che Citro Lorenzo, classe 1932, mezz’ala di movimento, è stato acquistato dalla Salernitana per rinforzare la squadra titolare".

Partiamo da questo comunicato stampa per tuffarci in un epoca in cui il calcio era vissuto ancora quale passatempo a cui dedicarsi la domenica pomeriggio. L’Italia stava lentamente riprendendosi dalle macerie della seconda guerra mondiale e le risorse economiche da investire nelle società di calcio non erano tante.
A Nocera giunge, dalle giovanili della Salernitana, un giovanotto di belle speranze di cui gli addetti al lavoro parlano un gran bene.

Signor Citro, che ricordi ha della sua permanenza a Nocera?

"A metà campionato, dalla Salernitana fui trasferito alla Nocerina per, cosi dire, farmi le ossa. Infatti, per la mia giovane età, difficilmente sarei riuscito a giocare nella prima squadra, partecipante al campionato di serie B. Giunto a Nocera, trovai un ambiente voglioso di riscatto, poichè le continue riforme dei campionati, nel giro di tre-quattro anni, avevano portato la Nocerina dalla serie B al campionato di Promozione. La squadra era allenata da Luigi Del Re, il quale mi prese subito in simpatia facendomi giocare diverse partite, ripagati con un paio di gol. L’anno successivo il mister mi portò con lui in Sicilia, nel Paternò.
Di quella squadra ricordo in particolare il portiere Despal, TomeiI, Fucile, Fontana, eravamo una formazione tosta ed agguerrita e davanti segnavamo a raffica. Al termine del campionato giungemmo al secondo posto, alle spalle della Cavese, riuscendo a salire in serie D
".

Ci racconta qualche aneddoto particolare che le e’ rimasto impresso?

"Beh, di cose particolari da raccontare ce ne sono tante ma pescando nei ricordi mi ritorna in mente il derby giocato a Pagani. Tra le due città c’e’ sempre stata rivalità e, anche se il calcio di allora non era esasperato come quello moderno, un derby creava sempre tanta attesa tra le tifoserie. Anche in quella partita, a causa di alcuni forti contrasti di gioco, gli animi iniziarono pericolosamente a scaldarsi sia in campo che sugli spalti ma, fortunatamente, l’arrivo allo stadio di una camionetta dei carabinieri fece momentaneamente calmare le acque. Infatti, dalla vettura scesero alcuni militari che, con le baionette in mano, si piazzarono sugli spalti, a dividere le due tifoserie. Ma al fischio finale, ricordo dovemmo correre a chiuderci negli spogliatoi perché i tifosi locali volevano aggredirci. Comunque, per la cronaca quella partita si concluse con la nostra vittoria per due a uno".

Ritornando ai giorni nostri, sta seguendo il cammino che sta portando i rossoneri ad un passo dalla promozione in serie B?

"Abitando a Salerno, seguo da sempre con affetto le vicende della Nocerina e spero vivamente che quest’anno, al termine dello strepitoso campionato, si raggiunga l’agognata promozione. Lo merita la città e la tifoseria, sempre calda e appassionata, sia ora che allora.
Non ho partecipato ai festeggiamenti per il centenario della Nocerina ma se la società vorrà invitermi mi farà senz'altro piacere partecipare a quelli per la Serie B".