SEBASTIANO SIVIGLIA a TN: "Spero di arrivare ai massimi livelli come allenatore"

Si era affacciato al calcio professionistico grazie alla Nocerina, e a quasi quarant'anni è tornato là dove aveva già giocato tra Dilettanti e Serie C. Parliamo di Sebastiano Siviglia, alla sua prima esperienza di allenatore con la Primavera molossa. L'ex difensore di molte squadre tra cui Lazio, Atalanta e Verona, sta vedendo quotidianamente all'opera quelli che dovrebbero essere i molossi del futuro. Siviglia è in possesso del patentino di Seconda Categoria, ma come ha detto in esclusiva a Tuttonocerina.com la sua aspirazione sarebbe di arrivare ai massimi livelli del calcio anche da allenatore, dopo aver giocato anche in Serie A.
“Ho scelto Nocera Inferiore perché qui avevano fatto dei cambiamenti dovuti a una rettifica delle scelte societarie – spiega Siviglia (nella foto ancora con la maglia della Lazio) – Avevano deciso di cambiare anche l’allenatore della Primavera, e di conseguenza c’è stato un contatto tra me e la società per venire ad allenare questa squadra. L’ho accettato con entusiasmo, anche perché per me è la prima esperienza. Qui a Nocera poi sono come a casa, perché sono cresciuto calcisticamente anche qui, e sono orgoglioso per una sorta di appartenenza. Non vado in un posto qualsiasi, ma in un posto dove ho giocato per tre anni e in un posto dove ho ottenuto dei successi”.
Rispetto a sedici anni fa che ambiente ha ritrovato?
“Un ambiente molto cresciuto. Non è cresciuto solo per quanto riguarda la categoria, ma anche per quanto riguarda l’aspetto professionale. C’è una proprietà come la famiglia Citarella che ha portato la squadra in Serie B, categoria che mancava da anni a Nocera. Questo dà lustro alla società, quindi l’ambiente è molto cambiato, perché c’è una progettazione di base che è quella di fare sempre meglio”.
Lei allena la Primavera, che è il gradino immediatamente precedente rispetto alla prima squadra. In questa Nocerina non mancano i ragazzi interessanti, tra questi ci sono il portiere Fantasia, il centrocampista Lettieri e l’attaccante Figliolia. Avranno le loro possibilità in prima squadra in futuro?
“Penso che di giocatori bravi in questa Primavera ce ne siano molti. Tutti mi stanno dimostrando grande dedizione al lavoro, e di ragazzi che possono diventare calciatori, magari arrivando in prima squadra, ce ne stanno diversi. L’importante è essere disposti al sacrificio e migliorarsi giorno per giorno. Man mano si avvicina il giorno in cui possano debuttare in prima squadra o andare a giocare in una categoria professionistica”.
Quanto a questo aspetto ha parlato proprio con mister Auteri?
“Ma io ci parlo spesso con mister Auteri. Parliamo anche dei ragazzi, e il mister a volte mi dà anche qualche giocatore della prima squadra, come Nieddu e Piroli, i quali vengono a darci una mano e comunque hanno avuto esperienze un po’ più evolute rispetto ai ragazzi che mi trovo in Primavera. Anche in prospettiva per un loro futuro è importante giocare: qualche volta mettersi in mostra fa bene anche a loro”.
Lei ha lasciato il calcio giocato appena un anno fa. Cosa vorrebbe trasmettere ai giocatori che allena?
“L’esperienza sicuramente mi dice che il lavoro paga. I ragazzi debbono imparare a lavorare giorno per giorno, e sempre al massimo delle proprie potenzialità. Non si devono risparmiare. Questa è la mia filosofia: il lavoro è alla base di ogni traguardo”.
Mister, lei ha lavorato a fianco di molti allenatori che hanno avuto un discreto successo come Delneri, Rossi, Prandelli, Cagni, Capello... Da chi sente di aver carpito qualche segreto?
“Delio Rossi. Penso che sia un maestro per quanto riguarda la mia avventura calcistica, per tanti punti di vista. Ho imparato tanto con lui, e penso che si vede il lavoro che ha fatto nella sua carriera dall’inizio. Lui ha iniziato dal settore giovanile e dà tanti consigli ai giocatori. Tende anche a migliorare aspetti tecnici, tattici e caratteriali, e anche fisici. A trecentosessanta gradi Rossi riesce a completarti”.
Le fa specie sapere che Capello e Delneri sono entrambi al momento senza squadra?
“Qui parliamo di due allenatori di altissimo livello. Capello è un top manager e non farà fatica a trovare una panchina, ma lo stesso discorso vale anche per Delneri, che è un tecnico superaffidabile e sa come far giocare bene le sue squadre. Non passerà molto tempo che entrambi sederanno in una panchina”.
Che durata ha il suo accordo con la Nocerina?
“La mia permanenza è legata al futuro della Nocerina, che sicuramente il prossimo campionato sarà in Serie B. però è normale che per adesso abbiamo un accordo soltanto per questi mesi, ma non ci sarà nessun problema eventualmente nel confermare le nostre buone intenzioni, quelle di rimanere insieme. Da parte mia c’è la disponibilità, ma è chiaro che sarà la società a decidere”.
Le piacerebbe allenare al più presto una prima squadra?
“Per prima cosa mi pongo però l’obiettivo di crescere: che sia una prima squadra, o una Primavera, o un altro tipo di argomento, l’importante è che si lavori e si cresca quotidianamente. Devo migliorarmi per poter raggiungere il massimo livello: quello è il mio obiettivo”.
Questi gli impegni del calendario Primavera: prima l’Ascoli in casa e poi la Roma in trasferta.
“Sono partite non semplici: il primo pensiero è l’Ascoli, che ha alcuni punti di vantaggio rispetto a noi e cercherà di mantenere il distacco, poi ci sarà una partita particolare con la Roma che è un avversario difficile perché è stata vicecampione dell’ultimo torneo di Viareggio dopo la Juve”.