SALERNITANA-NOCERINA UN ANNO DOPO: Ecco il mio ricordo...

Giornalista professionista, nato a Nocera Inferiore 31 anni fa, vicedirettore di TuttoNocerina.com, collabora con il quotidiano La Città di Salerno
10.11.2014 22:00 di  Orlando Savarese   vedi letture
SALERNITANA-NOCERINA UN ANNO DOPO: Ecco il mio ricordo...

È passato già un anno dalla partita prima iniziata e poi interrotta a Salerno tra la Salernitana e la Nocerina, che risale al 10 novembre 2013: da quella data precisa i guai della Nocerina hanno preso decisamente corpo, e se penso che la società dalla Lega Pro è precipitata addirittura in Eccellenza c’è veramente da spaventarsi. Chi scrive ricorda i molossi in Serie B per averli visti giocare in campo contro avversari blasonati: ho osservato la Nocerina di Auteri contro la Sampdoria, ho visto partite emozionantissime contro Gubbio, Livorno ed Empoli, e non riesco a credere che quelle partite, disputate nella stagione 2011-2012, appaiano già come un ricordo lontano. A causa dell’esclusione del club molosso dal professionismo e del suo inserimento nel massimo campionato regionale, la sensazione oggi è che prima di rivedere esibizioni come quelle mostrate contro quelle squadre e contro altri club di gran tradizione debbano passare parecchi anni.

Ma il mio ricordo dei fatti di Salerno è questo: il 10 novembre dell’anno scorso avevo programmato di guardare la partita alla tv come amo fare (mi ritengo più legato alla diretta in chiaro della sfida calcistica, e mi considero principalmente appassionato del gioco), perché volevo assistere a quello che avrei potuto definire un “combattimento leale” tra due squadre in campo, due compagini che vantano entrambe tantissimi sostenitori. Sapevo che nei giorni precedenti era stato imposto il divieto di vendere biglietti per il settore ospiti a tutti i tifosi della Nocerina, sapevo anche che da più parti c’era dissenso rispetto a quella decisione della prefettura, ma non avrei mai immaginato lo scenario che la domenica a Salerno si stava verificando. Quando mi accorsi che per quei trenta e passa minuti la squadra molossa non era nemmeno entrata sul terreno di gioco, ci restai male e spensi il televisore, ma all’annuncio che la Nocerina aveva ufficializzato la formazione fui soddisfatto: pensai che la squadra si fosse decisa, invece dopo le tre sostituzioni effettuate dopo un solo minuto (su cui per regolamento l’arbitro non può intervenire) non riuscii a credere alle mie orecchie (dico questo perché alla fine decisi di ascoltarla alla radio). Per me che mi ritengo “ingenuo” e non colgo subito certe situazioni, potevano esserci stati tre infortuni gravi, così tutti d’un botto, invece i calciatori erano usciti con le proprie gambe: la cosa ancora peggiore avvenne dopo, quando i rossoneri rimasero in sei. Furono le critiche dei massimi esponenti della Lega Pro e i commenti del questore a farsi strada sui mezzi d’informazione, il caso finì anche al Processo del Lunedì con un collegamento movimentato da Nocera Inferiore, e poi nei mesi successivi avvenne l’esclusione della squadra, con annessi provvedimenti disciplinari a singoli calciatori, dirigenti e allenatori. Facevo fatica a considerare giusta un’espulsione della Nocerina, poiché ammettendo che ci fosse stato il "diritto alla paura", quello non implicò alcun guadagno in danaro da parte di chi avesse incautamente partecipato, quindi l’illecito sportivo dov’era?

E la Nocerina oggi sta lottando in Eccellenza, e lo sta facendo lealmente, ottimizzando al meglio le proprie risorse energetiche contenute per via di una preparazione cominciata in ritardo: finché il cambiamento societario (ufficializzato oggi) non era ancora avvenuto, la squadra ha ottenuto ben 19 punti. Ma ciò che dispiace maggiormente è che in questa serie i tifosi nocerini (molti dei quali hanno subìto la persecuzione della giustizia ordinaria) stiano scontando oltremodo quello che è accaduto un anno fa: è stata consentita loro una sola trasferta, in questa trasferta la squadra ha fatto risultato, dopodiché i sostenitori rossoneri hanno sempre trovato le porte chiuse per decisioni dei prefetti. Eppure una chance andrebbe loro ridata, alla prima occasione utile, affinché possano dimostrare anche loro di essere da categoria superiore, ma per civiltà, correttezza e passione, quella stessa passione che spinse appunto migliaia di supporter nocerini a sottoscrivere la tessera del tifoso. Occorrerebbe far rivincere il fair play, ove venga concessa questa opportunità.