GIGI DI GIAIMO: il talento dell'onestà

Il collega Marco Mattiello ci descrive Di Giaimo nel giorno del suo sessantottesimo compleanno. Auguri da tutta la redazione.
12.07.2018 12:12 di  Redazione Tn   vedi letture
GIGI DI GIAIMO: il talento dell'onestà

Luca Esposito mi chiede un ritratto di Di Giaimo per il regalo di compleanno. Per me fu un marziano di centrocampo. In foto vedete la Nocerina di Leonardi. Gigino, che era stato un fior di difensore alla Paganese, di quella squadra fu il metodista a sorpresa, talmente bravo di finire tra gli oscar del Guerin Sportivo e di trovare successivamente ingaggio in una piazza come Taranto. I tempi di gioco passavano per lui, che si giocava del cuore e della duttilità di Magnini e Petrella, più avanti operava il fantasista Bocchinu. In attacco Galli e a turno uno tra Raffaele e Quadri. Alle spalle di Di Giaimo, marcatori feroci come Barrella e Tortorici, un mancino di gran valore come Marchi e il libero elegant Sassarini proteggevano Enzo Tortora l'angrese. C'era pure Maurizio Carlà, che regalò la sua maglia a Pina Lamberti, stella attuale del calcio a 5 femminile nostrano ma questa è un'altra storia. Torniamo a Di Giaimo, che a distanza di anni ha certamente ancora il rimpianto di non aver potuto andare fino in fondo con quella scorsa: la B fu ostacolata dalla famosa sentenza a favore del Campobasso. La promozione in B avrebbe illuminato ancora di più una bella e onesta carriera di terza serie. Smessi i panni da calciatore, ha fatto l'allenatore, il direttore sportivo, soprattutto il talent scout per la Juve: fu lui a portare Palladino in bianconero. Ora, col suo spirito da uomo di calcio e di sinistro, si gode il suo mare di Castellabate, con familiari e amici, con uno sguardo che raramente si distrae col sorriso ma che riesce a captare quel che di vero e leale ruota intorno a lui. Buon Compleanno, chissà se il Potere sarà mai del Popolo...