BENEVENTO: "Non rifarei le scelte dell’Arechi"

22.07.2014 21:00 di  LUCA Esposito  Twitter:    vedi letture
BENEVENTO: "Non rifarei le scelte dell’Arechi"
© foto di Dario Fico/Tuttonocerina.com

Un anno fa Gino Benevento diventava il presidente della Nocerina. Un anno dopo, fa il bilancio tra tanta amarezza e una dose elevata di passione: "Sono stati sette mesi di presidenza, poi tutto s’è fermato. Rifarei qualsiasi cosa, tranne le decisioni prese quella maledetta domenica a Salerno. Con la freddezza di oggi, avrei costretto con ogni mezzo la squadra a scendere dal pullman e giocare la partita dell’Arechi. Sarebbe andato tutto diversamente scendendo in campo. Ho il coraggio di assumermi la responsabilità per quell’errore commesso da più persone". I soldi messi, la squalifica di tre anni e mezzo per la ridicola accusa di illecito sportivo, persino le indagini extra-calcistiche per noti fatti ascritti alla vecchia proprietà che hanno fatto comunque emergere la sua totale estraneità . E’ roba che indurrebbe chiunque a fregarsene del futuro ma a Benevento resta accesa la passione. Al cuor spesso si domanda ma quasi mai si comanda: "Dovrei dire mai più? Invece non ho la determinazione di dirlo. Anzi aggiungo mai dire mai, il cuore rossonero continua a battere. Per l’immediato però tocca ad altri agire in concreto, ovviamente con un’altra società e un nuovo progetto, l’attuale Nocerina purtroppo è senza futuro per i problemi che tutti conosciamo, che vanno al di là di quel che accadde all’Arechi. Non bisogna avere timore nel ricominciare. Anzi bisogna ricominciare alla svelta, Nocera ha una tradizione che non ammette stop. Noto paura, distacco, tentazione di nascondersi. Anche se fosse Eccellenza, tre o quattro persone assieme, capaci di trainare il resto". Invece le cose secondo lui vanno a rilento e non ha problemi a sottolinearlo: "S’è perso fin troppo tempo in chiacchiere, non mi riferisco ai tifosi, rimasti dignitosamente in silenzio. Mi riferisco a tutta quella gente che potrebbe muoversi e invece non lo fa. Alle chiacchiere o alla spedizione di raccomandate, preferisco i fatti. Non credo nemmeno a soluzioni esterne, sono esplicito nel dirlo, avendo qualche anno fa fatto calcio a Sapri. La rinascita, per essere vera, dovrebbe portare esclusivamente la firma dei nocerini".