PIETRO RUBINO a TN: "Con i tifosi ho avuto un rapporto eccezionale. Sogno di allenare la Nocerina con il mio amico Di Maggio"

29.04.2015 21:00 di  Giuseppe Di Lauro   vedi letture
PIETRO RUBINO  a TN: "Con i tifosi ho avuto un rapporto eccezionale. Sogno di allenare la Nocerina con il mio amico Di Maggio"

La redazione di tuttonocerina.com ha contattato in esclusiva Pietro Rubino ex centrocampista della Nocerina. In maglia rossonera in due anni (dal 1997 al 1999) ha collezionato 54 presenze e 1 gol.

Pietro, innanzitutto di che cosa si sta occupando adesso?
“Sto giocando ancora a calcio. Gli ultimi due anni  li ho passati al Tempio in Eccellenza sarda mentre ora gioco a Li Punti una squadra che fa la Prima Categoria . In più seguo da vicino anche l’attività che abbiamo in famiglia ovvero un tabacchino con giornali e scommesse sportive situato in un centro commerciale di Sassari”

Venendo alla Nocerina. La squadra rossonera è passata in tre anni dalla Serie B all’Eccellenza. Cosa ne pensa?
“La Nocerina la seguo ancora. Certo è dura ripartire dall’Eccellenza soprattutto dopo aver vissuto la serie B e il campionato stravinto in Lega Pro l’anno prima. E’ dura ripartire perché Nocera è una citta e una tifoseria che merita altri palcoscenici”.

Il tuo ricordo più bello nei tuoi due anni a Nocera?
“Personalmente il gol del 2-2 nel pareggio contro la Juve Stabia in pieno recupero  (fu l’unico gol con la maglia molossa per Rubino n.d.r). Ma direi che l’anno 1997-98 fu una stagione straordinaria anche se alla fine perdemmo la finale playoff contro la Ternana che non ci permisi di ottenere una promozione in B che sarebbe stata incredibile. Due anni che non dimenticherò mai”.

 Quella finale del 1998 che ricordi ha?
“Mi ricordo con molto piacere le due semifinali con il Gualdo, soprattutto al ritorno dove c’erano oltre 2000 persone al casello di Nocera. Per quanto riguarda la finale ricordo un’atmosfera pazzesca e fu incredibile vedere 20 mila tifosi molossi sostenerci fino alla fine anche se poi non riuscimmo ad ottenere la promozione”.

Si sta ancora sentendo con i calciatori di quelle due stagioni?
“Certo. Sono rimasto in ottimi rapporti soprattutto con Tony Di Maggio e con la famiglia Franco dove noi andavamo a mangiare sempre da calciatori”.

Che rapporto ha avuto con i tifosi?
“Un rapporto eccezionale che è rimasto ancora intatto dopo tantissimi anni. Di loro ho un ricordo bellissimo che mi accompagnerà per tutta la mia vita”.

Adesso si sta continuando a divertire giocando a pallone. Una volta appesi gli scarpini al chiodo, vorrebbe restare nel mondo del pallone?
“Si ancora oggi ho il piacere di giocare a calcio e mi diverto molto. Da sette anni ho il  patentino di allenatore e mi piacerebbe restare nel mondo del calcio”.

E magari allenare un giorno la Nocerina?
“Certo mi farebbe molto piacere magari in coppia con il mio amico Di Maggio. Nocera non merita queste categorie e mi auguro che possa ritornare a volare”.