GLI AUGURI DI ENZO PASTORE

03.04.2015 01:04 di  Marco Mattiello   vedi letture
GLI AUGURI DI ENZO PASTORE

Vorrei che mi fosse consentito un riferimento alla Santa Pasqua, nell’auspicio che esso non sia equivocato, neppure in misura minima: è questo, ma per davvero, il momento di un’autentica, viva, sacra resurrezione. Una resurrezione della Nazione, sotto tutti gli aspetti possibili ed augurabili, a cominciare da quelli etico-morali, d’immagine, di amore reciproco, di comprensione e pazienza vicendevoli, per proseguire con l’urgente esigenza di recupero della credibilità ed autorevolezza della classe politica e di tutti coloro che sono chiamati a ruoli di responsabilità istituzionale, dalle più disparate posizioni soggettive.

Una resurrezione, anche, nel nostro ambito sportivo: mortificato da vicende di inaudita gravità, come quella del Parma F.C., un prestigioso sodalizio nato nel 1913, più di un secolo fa; dilaniato da lotte intestine tanto feroci, quanto insulse, irrazionali, autolesionistiche. Soprattutto, irrispettose dei sacrifici dell’unica componente genuinamente (non sempre ma indiscutibilmente, nella schiacciante maggioranza dei casi) disposta al sacrificio: quella dei dirigenti delle società ed, ancor più, delle associazioni sportive dilettantistiche.

Una resurrezione che non può non iniziare da un’assoluta moralizzazione interna, a tutti i livelli ed in tutti i sensi possibili, inclusa la concezione della “guida” dei vari enti ed organi sportivi come impegno, come servizio a favore di coloro che dirigono le società e di coloro che “scendono in campo”, mai come esercizio del potere, quasi da Medioevo. Di pari passo con l’esigenza di moralizzazione, quella di compattezza, di coesione, di rispetto reciproco tra tutte le componenti. Il tempo dei capponi di Renzo, che si beccavano mentre per loro era già pronto il pentolone con l’acqua bollente; il tempo delle baruffe chiozzotte; il tempo dei reciproci dispetti; quel tempo, che non avrebbe neppure dovuto vedere la luce del sole, è finito. Non ha mai avuto senso, ma oggi sarebbe delittuoso tentare di perpetuarlo. Dunque, rinnoviamo il perenne gesto di rimboccarci le maniche e di darci da fare. Per il bene del nostro insostituibile ambito del calcio dilettantistico e giovanile. Per una luminosa sua resurrezione. Con i più affettuosi auguri di una felice e serena, Santa Pasqua.

Enzo Pastore