NOCERINA: trent'anni dopo il fallimento ma stavolta...

Al collega Marco Mattiello abbiamo chiesto in esclusiva di ricordare una delle pagine rossonere più amare con la speranza, anzi la certezza, di non incorrere in un bis.
13.07.2018 21:08 di Redazione Tn   vedi letture
enzo montefusco
enzo montefusco

Si partì già improvvisando, dopo la maxi-colletta voluta dall'allora sindaco Franco D'Angelo, supportato da Antonio Orsini, tornato al capezzale della Nocerina, bravo ad ottenere da Cestani l'iscrizione. Era l'estate del 1987. Fu allestita, pezzo su pezzo, una squadra discreta ex novo, la precedente, quella di Di Livio e Firicano, era svanita per messa in mora generale. Il diesse era un giovanissimo Peppe Cannella. L'allenatore Enzo Montefusco, che portò Gaetano Musella buonanima (Magico Musella, sai perchè abbiamo scelto te, perchè insieme a questa curva torneremo di nuovo in Serie B). Arrivarono Bizzarri e Gregoric per l'attacco. In porta tornò Cesidio Oddi. In difesa riapparvero Raf Barrella e Antonio Sassarini, assieme a Angelo Fucina e Andrera Veronici, poi rientrò alla base Enzo Mirra. Un ritorno anche in mediana, quello di Bruno Ranieri. Giovanotti di corredo come Salvatore Mantovani, Patrizio Chiaiese e Ciccio Tudisco. Più i ragazzi di Fasolino e Vicidomini chiamati dall'emergenza in prima squadra: il già più grande Sergio Manzi, Michele Amato, Gennaro Piccolo, Peppino Paciello, Robustelli, Maurizio Varriale e Luigi Cicalese. Era una bella squadra, capace di imprese, tipo battere il Cagliari con la doppietta del portiere rigorista Oddi. Ma perse lo spareggio salvezza a Cosenza contro il Catania: mancanza di stimoli, soprattutto di stipendi (mai presi quell'anno). Dopo ci fu il peggio del peggio: niente C2, fallimento vero (con arresti), ripartenza rossonera dai dilettanti regionali grazie ad Angelo Villani, col titolo di Prima Categoria per l'occasione ripescato in Promozione (non c'era all'epoca l'Eccellenza) e alla collaborazione dell'allora sindaco di Nocera Superiore Raffaele Cioffi e di Gigino Lambiase. Trent'anni fa. Ma niente paura: la storia non sempre si ripete. Stavolta andrà diversamente, le condizioni sono decisamente diverse.