SPAZIO VIVAI: Le belle parole di Francesco Panariti

Sta finendo un'altra stagione sportiva, l'ennesima.
Alla fine si è tutti piu' stanchi e forse, paradossalmente, piu' lucidi perchè la con la stanchezza si affievolisce anche quel sano entusiasmo che ti spinge ad essere ancora li....al tuo posto.
Ci si chiede, ripetutamente (e da tanti anni) il perchè la pura passione (solo quella e chi mi conosce lo sa) puo' portarti a trascorrere gran parte del tuo tempo lontano da casa, da situazioni piu' comode o almeno remunerative.
Ci si chiede se sia giusto star li...a trascorrer piu' tempo con bambini che non sono i tuoi figli, a fornire sempre spiegazioni , a sforzarsi di trovare sempre soluzioni, a metabolizzare delusioni, ingiustizie.
Potrei continuare per ore perche' anche quando sono stanco la mia capacità dialettica non arretra e soprattutto non demorde.
Guardi un bambino gioire, credere in te, ripensi alle delusioni ed ai sacrifici fatti e capisci che l'unica strada per non tornare indietro è andare avanti, l'unico modo per credere di non aver perso tempo e risorse è di alzarsi sul sellino e pedalare ancora (la maglia rosa mi ispira Emoticon smile ).
Il calcio, lo sport, io lo vivo ogni giorno come metafora della vita.
Contribuire alla crescita socio-culturale, prima che sportiva, di un bambino è la mission che un vero educatore deve avere.
Ecco....forse il segreto è tutto qui....e poco importa se non troverò mai risposta a quelle domande.
Perchè farsi domande è molto piu' importante, oltre che opportuno, di trovare risposte.