SPAZIO AZZURRO: Un'Italia bella a metà

01.04.2015 13:39 di  Mario Ragone   vedi letture
SPAZIO AZZURRO: Un'Italia bella a metà
TMW/TuttoNocerina.com
© foto di Federico De Luca

Quella che ieri sera è scesa in campo, allo Juventus Stadium, per affrontare l'Inghilterra, una delle rivali storiche in un match che di amichevole in questi casi ha ben poco per agonismo ed intensità messe in mostra, è un'Italia che si può definire bella a metà.

Il bicchiere mezzo pieno - Nonostante l'1-1 concretizzatosi al termine dei 90', gli azzurri scesi in campo con soli tre dei titolari reduci dal 2-2 con la Bulgaria, hanno lasciato buone sensazioni sia dal punto di vista del gioco che dell'intensità, espressi con costanza per almeno 70', lasciando spazio solo nel finale ad un'Inghilterra che ha saputo approfittare al meglio di quelle poche occasioni che le sono state concesse. Dunque una buona prova nonostante i tanti cambi effetuati da Conte nei due match con cui è arrivato a far esordire ben dieci nuovi volti con la maglia azzurra da quando è stato nominato ct (nello specifico Valdifiori, Vazquez ed Eder).

Il bicchiere mezzo vuoto - Gli inglesi hanno fatto vedere come la diversa mentalità del loro calcio, dove vengono fatti esordire in Premier sempre più giovani che accumulano esperienza già a partire dall'età di 16 anni, sia ben lontana dalla nostra. La Serie A diventa sempre più una meta inavvicinabile per il nostro vivaio che pure dà continue dimostrazioni (vedesi il torneo di Viareggio solo per dirne una) della buona qualità di cui dispone. La diretta conseguenza di ciò? Polemiche su polemiche, caso oriundi ultima dimostrazione, e pochissimi cambiamenti concreti nel sistema calcio italiano. Di questo passo il rischio di ammirare sempre e solo il lavoro delle academy altrui, con i vari Barkley, Townsend, Kane come esempi di coraggio avuto nel buttare i giovani nella mischia dandogli responsabilità, vedendosi poi ripagare sul campo quanto fatto di buono a livelli più alti, sarà sempre maggiore. Nel frattempo noi continueremo a selezionare oriundi, chissà che uno di questi non salvi la nostra nazionale...