FONTANA A TN: "Squalifica confermata, ma non ci arrendiamo"

18.10.2014 14:00 di Orlando Savarese   vedi letture
FONTANA A TN: "Squalifica confermata, ma non ci arrendiamo"
TMW/TuttoNocerina.com
© foto di Dario Fico/TuttoNocerina.com

Per Gaetano Fontana, ex allenatore della Nocerina nell’ultima stagione trascorsa in Lega Pro, la squalifica è stata confermata ieri dal Collegio di Garanzia del CONI dopo i fatti di Salernitana-Nocerina dello scorso anno: il tecnico rimarrà lontano dalla panchina per circa tre anni. Una mazzata, ma Fontana non vuole arrendersi, come ha detto a TuttoNocerina.com: potrebbe anche decidere di andare molto avanti per veder riconosciute le proprie ragioni. Nelle motivazioni riportate dalla Gazzetta dello Sport si legge che uno dei tre giudici era per il proscioglimento dell’allenatore perché a suo parere “l’illecito doveva considerarsi già consumato a opera dei vertici della società, quando, per motivi di diversa natura, i giocatori sono stati moralmente costretti contro la loro volontà a giocare la partita”, quindi quel giudice arbitro attribuiva le responsabilità alla società e non all’allenatore.

“Per me è una mazzata – commenta Fontana – perché ancora una volta, nel leggere le motivazioni, non c’è un riferimento a una prova che possa confermare tutto quello che mi è stato attribuito, e questo la dice lunga sulla discordanza tra le parti: non è stata una sentenza unanime, perché c’è stato un avvocato che ha palesemente preso in considerazione quello che avevo avuto da dire. Io ho ripetutamente sostenuto, nelle prove audio, che quella partita non volevo si giocasse, perché la Nocerina come squadra non era in condizione di giocare, e per me entrare in campo quando non si è moralmente idonei rappresenta un illecito. Prendo atto di questa situazione e cercheremo di combattere oltre. Non mi fermo qui, lo faccio per me e per una mia dignità professionale e personale, così come non ho accettato nessun accordo. La forza di andare avanti me la dà il fatto che non siano stati sincronici i tre arbitri che dovevano decidere”.

Quindi pensate di andare al TAS di Losanna?

“Farò tutto quello che è possibile fare. Non sta né in cielo né in terra una sentenza del genere: i problemi in Italia ci sono, e sono di varia natura, ma io non ho mai voluto partecipare a nessun giochino. Per vent’anni di calcio sono stato sempre leale, continuerò a esserlo, ma cercherò di fare valere le mie ragioni nelle sedi opportune. Spero che mi restituiscano qualcosa che è mio: tutti sanno come sono andate le cose, talvolta viene confermata una pena quando tutti i giudici sono d’accordo e raggiungono l’unanimità di un verdetto, e non quando due su tre sono per quel verdetto. Uno su tre aveva chiesto il proscioglimento perché non c’erano le condizioni perché io continuassi a pagare”.