DALLA LEGGE BOSMAN ALLA LEGGE MULLER ?

26.03.2015 07:56 di Marco Mattiello   vedi letture
DALLA LEGGE BOSMAN ALLA LEGGE MULLER ?


Solo due anni di contratto per trasformare il rapporto di lavoro con una società di calcio da determinato a indeterminato, come accade regolarmente per un dipendente qualunque in Germania. Incredibile a dirsi ma è l'estrema sintesi della rivoluzionaria sentenza, da confermare comunque in appello, che ha dato ragione all'ex portiere del Mainz, Heinz Muller. L'estremo difensore tedesco, a cui era scaduto il contratto lo scorso mese di giugno, aveva fatto causa al suo club, che non l'ha voluto confermare, cercando di rimanere legato alla società praticamente a vita. Un benservito, quello del Mainz, mal digerito dal 36enne portiere che non ci ha pensato due volte a portare in Tribunale il suo ormai ex club. Tribunale che, a giudizio del giudice del lavoro Ruth Lippa, ha deciso di sposare la tesi di Muller costringendo la società della Bundesliga a rinnovare il contratto al giocatore tedesco trasformandolo a tempo indeterminato. "La natura del lavoro di giocatore di calcio professionista in quanto tale - spiega Lippa - non rappresenta una limitazione". Una sentenza in potenza rivoluzionaria contro cui il Mainz ha presentato ricorso, ma che se fosse accolta definitivamente potrebbe portare a cambiamenti epocali nel mondo del calcio, proprio come successe nel caso di Jean-Marc Bosman. Per il calciatore belga l'Unione europea decise, facendo scuola, di aprire al trasferimento gratuito dei giocatori al termine del contratto.