CIAMPINO - SANTONI: "Carnevali parla sempre della Nocerina, spero ci sia una bella accoglienza per lui"

02.12.2016 19:35 di Marco Esposito Twitter:    vedi letture
CIAMPINO - SANTONI: "Carnevali parla sempre della Nocerina, spero ci sia una bella accoglienza per lui"

Questo week end i molossi affronteranno in casa il Città di Ciampino. In vista dell’appuntamento al San Francesco, e per la consueta rubrica ‘Permette, mister?’, abbiamo voluto fare una chiacchierata con il tecnico avversario Simone Santoni

 

Terza esperienza da allenatore e due campionati vinti: niente male per un tecnico classe ‘84

“Sì, l’inizio è buono e di questo ringrazio sempre il Città di Ciampino, perché questo è il settimo anno che sono qui, con la società che ha creduto fortemente in me prima come calciatore, poi come allenatore. Ho fatto il mio percorso, e quando il Presidente mi ha chiamato in causa per allenare i grandi, non mi ha spaventato. Lavoro come fa la maggior parte dei tecnici, sono molto tranquillo. L’unica cosa che mi sento di dire è che a differenza di altre realtà, mi fanno lavorare senza pressioni: anche in quello che è stato un momento negativo per noi, prima di queste tre partite, la società non mi ha mai fatto sentire in discussione”

 

Il club le ha dato nuovamente fiducia: lei ha vinto con i Giovanissimi regionali fascia B e il campionato di Eccellenza, alla sua prima esperienza con la prima squadra. Il Girone B, lo scorso anno, ha consacrato oltre a lei altri tre giovani allenatori e di grande talento come Catanzani, Granieri e Greco: quando la qualità non è un fatto di anagrafe

“No, assolutamente, anche perché sono ragazzi che conosco benissimo: parlo di Granieri, Catanzani e Greco. Greco, secondo me, ha anche qualcosa in più rispetto a noi perché è allenatore e giocatore, quindi non è facile la simbiosi, e ci ha impressionato di più quando abbiamo incontrato la sua squadra sia all’andata che al ritorno. Allo stesso tempo posso dire che Granieri è un bravissimo allenatore, non solo perché è uno dei miei migliori amici ma anche perché lo scorso anno ci siamo dati parecchio filo da torcere in quello che è stato il campionato. C’è poi Catanzani, che ha fatto delle cose molto importanti ad Anzio ed è arrivato comunque a giocarsi gli spareggi. Credo sia stato molto bravo nella gestione dei ragazzi, in particolar modo quella mentale”

 

Lei ha allenato sia i Giovanissimi che la prima squadra: quanto è difficile guidare dei giocatori così differenti per anagrafe e obiettivi?

“Sicuramente quella che è la mia metodologia di allenamento rispecchia molto, in linea di massima, quello che è un discorso non propriamente di settore giovanile ma quasi. Ci sono delle differenze: in quest’ultimo bisogna curare costantemente determinati aspetti e c’è una programmazione, un po’ come in prima squadra. La differenza più grande credo si rinvenga nella gestione dei rapporti, perché quando parli con il quattordicenne non è mai come parlare con Martinelli o Citro. Sotto un punto di vista tecnico, invece, la mia metodologia non è cambiata; è cambiata solo la preparazione di una gara, perché il giovedì, venerdì e sabato vai a dedicare maggiore tempo a quelli che sono gli aspetti tattici sia in fase di possesso che non possesso palla. Non mancano mai esercitazioni mirate, non posso sottovalutare determinati aspetti, soprattutto in una squadra con tanti giovani come la mia”

 

Un girone complicato come l’H, con il Città di Ciampino che ha 12 punti. Tra non molto partirà il girone di ritorno e le squadre cambieranno volto a causa degli interventi di mercato. Lo farete anche voi?

“Abbiamo fatto delle uscite che verranno ufficializzate nei prossimi giorni. Stiamo cercando i giusti profili per il Città di Ciampino. Io mi sento sempre di dire che questa serie D, per le squadre che ne fanno parte, è una Lega Pro, perché il girone H è un campionato dove c’è professionismo vero con il Francavilla, il Manfredonia, il Bisceglie, il Nardò, il Gravina, la stessa Nocerina. Sono molto affascinato e contento di farvi parte. Per quanto riguarda il discorso dei punti – e mi riferisco a chi diceva che in tutto il campionato ne avremmo fatti al massimo 4 – il Città di Ciampino ne ha fatti 12 e gliene mancano addirittura tre, che sono quelli riferiti alla partita con la Gelbison, fatta di episodi che ci hanno condannati a subire cinque gol – a parte tre – restando in dieci per un errore arbitrale. Non posso non essere contento di questi ragazzi: noi abbiamo un’ottima rosa di calciatori giovani che fino a un anno fa giocava addirittura nelle Giovanili, con realtà ben diverse da quelle di Nocera, Bisceglie e Gravina”

 

Tornando al mercato, quali sono i reparti che andrete a puntellare?

“La mia richiesta al direttore generale è stata di un giocatore per reparto: la priorità la do sicuramente al centravanti, perché nella partita con il Potenza abbiamo perso Mattia Fiore per una lesione al menisco e crociato, al quale faccio i miei migliori auguri di una buona guarigione in quanto si è operato ieri. Servono un difensore, un attaccante e un centrocampista con determinate caratteristiche; mi farebbe piacere anche un esterno con specifiche qualità tecniche, tuttavia è ovvio che non me ne faccia una malattia se la società dovesse mettermi a disposizione altri under importanti. Se si guardano le ultime otto formazioni, sono cambiate un po’ di cose, mentre con il Potenza non ho avuto nessun problema a giocare con sette Under, cosa che probabilmente succederà a Nocera, con sette o otto under titolari”

 

Avete vinto con l’Agropoli e dominato sul campo. Avete creato tante palle gol non concretizzate, il 2-0 non vi sta un po’ stretto?

“Abbiamo creato tante palle gol ma non le abbiamo finalizzate. Contro l’Agropoli i ragazzi hanno fatto un’ottima prestazione, anche se il 2-0 ci sta stretto. Nelle altre partite abbiamo lasciato qualcosa per nostri demeriti, ma non posso dire nulla a dei giovani del ’94 o del ’95, perché adesso si stanno rendendo conto delle difficoltà reali di questo girone. Sono soddisfatto di loro”

 

Nell’ultimo post gara, lei ha dichiarato che quella con l’Agropoli è stata una vittoria di gruppo: con questo concetto di “gruppo” verrete a giocarvi la partita a Nocera?

“Una cosa è certa: la squadra andrà in campo per i tre punti. Bisogna dare il 150 % quando si va su campi importanti come quello di Nocera. Giocare contro i molossi deve essere un onore, per me e per i ragazzi. Questa è la mentalità che impongo sempre. Se occorre portare a casa un pareggio ok, ma in primis si deve andare sul terreno di gioco per la vittoria. Non si va a Nocera per giocare in 10 dietro la linea; si va a Nocera per fare la partita”

 

 Vuole mandare un messaggio ai suoi tifosi e a quelli molossi?

“Noi siamo in primis tifosi di noi stessi, quindi evito di mandare messaggi perché ce lo manderemmo da soli (ride, ndr). Innanzitutto spero ci sia una meravigliosa accoglienza per Carnevali, perché lui parla sempre della Nocerina come se fosse casa sua, e che ci sia tanto tifo e grande rispetto in vista di una gara così importante”.

 

 

Maria Grazia De Chiara