CALCIO E FINANZA: Quando i cambi al vertice diventano una necessità...

29.04.2015 19:00 di  Mario Ragone   vedi letture
CALCIO E FINANZA: Quando i cambi al vertice diventano una necessità...
TMW/TuttoNocerina.com
© foto di Marco Conterio

L'incontro di questa sera tra Mr.Bee e Silvio Berlusconi ad Arcore non rappresenta solo l'alba di una nuova era per la società rossonera di Milano (dopo una guida quasi trentennale di stampo italiano), ma un'autentica presa di posizione di nuove realtà emergenti nel nostro panorma calcistico.

Non molto tempo fa era il signor Erick Thohir a sbarcare a Milano, sponda nerazzurra, per sconvolgere anche li un ambiente che aveva avuto alla sua guida una gestione familiare di firma italiana come lo è stata quella dei patron Moratti (padre e figlio). Molti, tanti dubbi attanagliavano il popolo di fede interista riguardo la figura del magnate indonesiano; così come tanti sono oggi i dubbi che sorgono nella mente dei tifosi rossoneri quando siamo giunti alla stretta finale di un più che probabile cambiamento al vertice anche della proprietà Milan.

Il fatto che la Milano calcistica sia ormai finita in mano a cinesi/thailandesi ed indonesiani la dice lunga su quanto siano mutati nel tempo i connotati del mondo calcistico nostrano, dove i vecchi proprietari che per lungo tempo hanno guidato a diversi trionfi le società più blasonate ora a fronte di decisioni ben diverse dalla forte volontà e passione che li lega alle loro creature hanno intrapreso strade che conducono al passaggio di testimone del comando a realtà straniere emergenti.

La necessità alla base di questi mutamenti è duplice: dal punto di vista economico quella di ripianre i bilanci e rientrare se è possibile degli investimenti fatti negli anni; dal punto di vista sportivo, invece, ciò che era noto ormai da qualche anno è che per confrontarsi con le strapotenze estere (spagnole, francesi ed inglesi) non basta più la sola passione, ma servono strategie commerciali, stadi di proprietà, academy giovanili che hanno un unico e solo denominatore comune: un'ingente nuova forza economica che possa finanziare e ricapitalizzare laddove le vecchie forze sono mancate.