RIVIVIAMO LA STORIA- Marco Capezzuto: "Che onore aver indossato la fascia da capitano. Nocera merita ben altre categorie"

07.06.2015 21:51 di Giuseppe Di Lauro   vedi letture
RIVIVIAMO LA STORIA- Marco Capezzuto: "Che onore aver indossato la fascia da capitano. Nocera merita ben altre categorie"

La redazione di tuttonocerina.com ha contattato in esclusiva l’ex terzino molosso Marco Capezzuto. Ha vestito la maglia rossonera per ben quattro anni, dal 2001 al 2004 per poi ritornare in serie D nella stagione 2008-09 che terminò con la promozione in serie C2 grazie alla finale playoff vinta 3-1 contro il Vico Equense.

Attualmente di cosa si sta occupando?
“Attualmente lavoro nella scuola calcio Ssc Capua, è un ottima società e cerchiamo di far crescere principalmente i ragazzi a livello educativo e poi pensiamo all’aspetto tecnico tattico, io alleno sia i pulcini che gli esordienti”.

Quali sono i suoi obiettivi futuri?
“Adesso mi sto dedicando a questo progetto, poi se per caso arrivasse un offerta da parte di una società seria con progetti ambiziosi e in una grande piazza sarei molto felice perché mi sento pronto per un campionato importante”.

Torniamo al suo passato con la maglia Nocerina, qual è il suo ricordo più bello?
“Quando ho indossato la prima volta la fascia di capitano a 21 anni, per me è stato il massimo visto che si tratta di una piazza così difficile e piena di responsabilità, in quella squadra giocavano Zappino, Guida, Maddè ecc”.

C'è invece un ricordo che vorreste cancellare dalla mente?
“Si, gli infortuni che ho avuto e che non mi hanno permesso di avere ancora più continuità di quella mostrata in campo, soprattutto nei miei primi mesi a Nocera in serie c1”.

Ritornaste a Nocera nel 2008, e con Matteo Pastore alla guida riportaste la Nocerina tra i professionisti, che ricordi ha di quella cavalcata?
“È' stata un annata difficile per tanti fattori, diversi allenatori cambiati, tanti giocatori in rosa, in sostanza ci fu tanta confusione fino a febbraio, poi è iniziato un altro campionato con Matteo Pastore alla guida, persona umile, disponibile ed eccellente  a livello umano, cosa che non dovrebbe mai mancare ad un allenatore, con lui pian piano siamo diventati un gruppo solido e nei play off abbiamo dimostrato di essere la squadra più forte in tutti gli aspetti”.

Si sta sentendo ancora con i suoi ex compagni di squadra?
“Con alcune della mia ultima annata a Nocera si, ovvero Tiscione, Cavallaro, Palumbo e Giordano”.

Che idea si è fatto di questo momento nero della Nocerina?
“Una piazza come Nocera non merita di disputare questi campionati, ma purtroppo adesso questa è la realtà e bisogna far in fretta per tornare nelle categorie che compete a questa grande piazza”.

Vuole mandare un saluto al popolo rossonero?
“Certo, un saluto a tutti i molossi e a tutti quelli che amano questi colori perché so che in questo periodo stanno soffrendo, ma bisogna avere sempre la testa alta per la storia di questa società che spero ben presto ritornerà a grandi palcoscenici”.