RIVIVIAMO LA STORIA-Vincenzo Criscuolo: "A Nocera mi hanno sempre voluto bene, allenarla un giorno sarebbe fantastico"

01.06.2015 11:00 di  Giuseppe Di Lauro   vedi letture
RIVIVIAMO LA STORIA-Vincenzo Criscuolo: "A Nocera mi hanno sempre voluto bene, allenarla un giorno sarebbe fantastico"

La redazione di TuttoNocerina.com ha contattato in esclusiva l'ex portiere della Nocerina Vincenzo Criscuolo. Con la maglia molossa in cinque stagioni ha totalizzato 154 presenze (quarto nella classifica all-time, dietro solo a Mattucci, Rosamilia e Chiancone) e ha sfiorato la serie B nel 1997-98.
Oggi è il vice allenatore di Grassadonia nel Messina e in questa intervista non nasconde il suo desiderio di ritornare a Nocera nelle vesti di allenatore.

Come si sta trovando a Messina nel ruolo di vice allenatore?
“Bene, oramai sono 2 anni che sto qui a Messina tra mille difficoltà, perché è una società che non può spendere più di tanto però ogni anno la squadra è preparata e mi sto divertendo molto nel ruolo di vice allenatore”.

Oggi purtroppo la Nocerina si trova in un campionato che non gli appartiene, un suo pensiero?
“La Nocerina paga i fatti di Salerno, nonostante avesse una società forte alle spalle, è andata incontro ad errori umani perché non sono stati guidati in quella partita in maniera ottimale sia dalla federazione che dalle forze dell’ordine, mi dispiace che oggi ne stiano pagando le conseguenze i calciatori e lo staff tecnico di allora perchè per me non hanno assolutamente colpe, purtroppo quello che sta succedendo quest’anno alla Nocerina è figlia degli avvenimenti dello scorso anno”.

Tornando al suo passato, qual è il momento più bello e quello più brutto che ha vissuto a Nocera?
“Ho vissuto tantissimi momenti belli, sono stati anni intensi conclusi sempre in maniera propositiva sia quando abbiamo lottato per la salvezza e sia quando abbiamo lottato per vincere il campionato, ricordo partite bellissime come quelle contro la Juventus, il Verona, il Gualdo e la partita di Coppa Italia con il Piacenza che giocammo in 8 e vincemmo ai rigori, sono state tutte annate fantastiche come dicevo in precedenza, forse il momento negativo che vorrei cancellare è quella maledetta partita contro il Castel di Sangro perché se fossimo andati ai play off quell’anno, forse oggi parleremmo di altre esperienze e magari le carriere di alcuni di noi sarebbero andate diversamente”.

Che ricordi ha delle due gare in Coppa Italia contro la Juventus?
“All’andata la vidi da spettatore perché mi ruppi una mano nella gara di campionato contro il Sora, fu comunque un esperienza fantastica, rientrai proprio nella partita di Torino quando giocammo gli spareggi, secondo me meritavamo addirittura il passaggio del turno soprattutto per la gara giocata al ritorno, andammo in vantaggio con Marchegiani e poi Battaglia sfiorò anche il secondo gol negatogli da un grandissimo Angelo Peruzzi, però ripeto è stata un esperienza fantastica ed irripetibile perché siamo andati a sfidare un mostro sacro come la Juventus che all’epoca vinceva in Italia e nel Mondo”.

Invece il suo rapporto con il pubblico di Nocera?
“Sempre bello anche nei momenti di difficoltà, venivo osannato dalla curva perché ero uno che dava il sangue nel campo e quindi nei momenti brutti i tifosi facevano riferimento sempre su di noi che eravamo i più anziani e fortunatamente siamo sempre stati bravi a dare una scossa nei momenti meno positivi, nonostante io sia di Cava mi hanno sempre voluto bene e ancora oggi con i ragazzi e gli ultras dell’epoca ci sentiamo spesso soprattutto per gli auguri di Natale, compleanno e feste varie”.

Una curiosità, si sta sentendo ancora con qualche suo ex compagno di squadra?
“Soprattutto con Avallone e D'Angelo perché siamo rimasti in ambito calcistico, poi grazie ai social network mi sento spesso anche con Pallanch, Di Maggio, Landini, Pilleddu, le amicizie sono rimaste, perché poi non è vero che si è solo compagni, io penso che in ogni ambito lavorativo si debba creare un rapporto di amicizia con chi ti circonda, difficilmente sono andato in contrasto con alcuni miei compagni, ricordo che noi all’epoca eravamo la guida di tantissimi giovani che poi hanno fatto una bella carriera nel mondo del calcio”.

Le piacerebbe un giorno allenare la Nocerina?
“Sicuramente si, è una piazza talmente bella e ambita che mi sono trovato benissimo e mi farebbe certamente piacere, ora sto facendo le mie esperienze, sto cercando di imparare il più possibile questo mestiere e ho anche la fortuna di farlo tra i professionisti, il mio sogno un giorno è quello di poter essere un allenatore e non soltanto un vice, anche se qui a Messina mi sto trovando bene, ripeto se un giorno arriverà una proposta seria ed interessante che mi permetta di lavorare da solo, Nocera sarebbe il massimo”.