DI MAGGIO a TN: "Il primo anno con Simonelli fu indimenticabile. I tifosi? Ad Ancona furono incredibili

25.02.2015 20:00 di Giuseppe Di Lauro   vedi letture
DI MAGGIO a TN: "Il primo anno con Simonelli fu indimenticabile. I tifosi? Ad Ancona furono incredibili

Ieri Tony Di Maggio ex attaccante della Nocerina ha compiuto 41 anni, oggi parla in esclusiva con Tutto Nocerina

Cosa pensa di questa Nocerina che forse sta vivendo il periodo più buio della sua storia?
“Vedere la Nocerina in Eccellenza è una bestemmia perché è una piazza molto calda che ha tantissimi tifosi al seguito, nella mia militanza a Nocera in Serie C posso dire per certo che era la tifoseria più importante di quella categoria”.

Parlando del suo passato con la maglia della Nocerina, qual'è il suo ricordo più bello?
“Il primo anno con Simonelli è stata una stagione fantastica perché eravamo una squadra giovane e la società era riuscita in extremis a iscriversi. Ricordo che tutti i giornali ci davano per retrocessi a inizio stagione e invece a fine anno arrivammo a disputare addirittura la finale per la promozione in Serie B, purtroppo non riuscimmo nell’impresa perché comunque la Ternana era partita per vincere il campionato, aveva speso tantissimi soldi e in quella finale a loro bastava anche pareggiare. Io sono convinto che se all’epoca ci fosse stata la possibilità di giocare andata e ritorno come oggi avremmo potuto metterli  in difficoltà. Nonostante la sconfitta, però ricordo con molto piacere i tantissimi tifosi allo stadio e anche quando tornammo a Nocera ci applaudirono e ci ringraziarono perché sapevano che noi avevamo dato tutto e gli avevamo comunque regalato una finale. Quel gruppo del '98 allenato da Simonelli per me è stata come una seconda famiglia”.

Invece nel 1999-2000 si part' con la speranza di fare un buon campionato ma ci furono diverse difficoltà. Come mai?
“Rispetto al mio primo anno in maglia rossonera ci fu una vera e propria rivoluzione, in quell’anno nacquero diversi problemi, purtroppo quando non arriva il risultato iniziano a nascere dei malumori, ci sono repentini cambi di allenatore ma alla fine ci salvammo tranquillamente anche se sono sicuro che quella stagione potevamo dare di più”.

Chi è il calciatore più forte che ha giocato con lei a Nocera?
“Ci sono stati grandi calciatori come Pallanch, Toni, Rubino, Criscuolo però per il ruolo che io ricoprivo con Belmonte mi trovavo a meraviglia, io la mettevo in mezzo e lui la buttava dentro, però tutti quell’anno facemmo grandissime cose ed era un gruppo eccezionale, ma se ti devo dire un calciatore senza ombra di dubbio Emilio”.

E si sta sentendo anche con alcuni di loro?
“Mi sento spesso con Belmonte, Rubino, Di Ruocco, Criscuolo, addirittura con Pallanch ci siamo visti a Palermo poiché sua moglie è nativa di lì. Con quei ragazzi del '98 al di là del calcio è nata una bellissima amicizia ed è la dimostrazione che dietro a quel successo c’era uno spogliatoio molto solido”.

Di cosa si sta occupando adesso?
“Ho incominciato la carriera di allenatore in alcune squadre della Sicilia. Adesso sono due anni esatti che ho aperto nella mia città natale Capaci una scuola calcio anche se attualmente abbiamo dovuto cessare le nostre attività causa l’inagibilità del campo comunale. Stiamo aspettando e sperando che per l’estate il comune riesca a riparare i danni in modo tale da continuare questo mio progetto”.

Sogna magari un giorno di tornare a Nocera nelle vesti di allenatore?
“Assolutamente si, se arrivasse una chiamata della Nocerina con un progetto serio e con dei dirigenti che hanno a cuore i colori rossoneri non potrei mai dire di no perché sarebbe un’esperienza fantastica ritornare a Nocera nelle vesti di allenatore”.