CHIETTI A TN: "Ricordo ancora quello che successe a Catanzaro..."

14.03.2014 21:00 di Orlando Savarese   vedi letture
CHIETTI A TN: "Ricordo ancora quello che successe a Catanzaro..."
TMW/TuttoNocerina.com
© foto di Prospero Scolpini/tuttosalernitana.com

Oggi Francesco Chietti è l’allenatore della Cavese, che bene si sta comportando nel campionato di Serie D, ma Chietti è soprattutto un ex della Nocerina. Ottenne 27 presenze e giocò nel ruolo di esterno, partecipando alla stagione 2002-2003, quella della promozione fallita dalla C2 alla C1 solo agli spareggi. Il rimpianto di Chietti è per quel famoso rigore su Magliocco a Catanzaro, non accordato dall’arbitro, ma il mister, intervistato da TuttoNocerina.com, non ha mancato di tracciare la sua disamina sul campionato attuale di Prima Divisione, che non ha retrocessioni prima della riforma. L’esclusione della Nocerina trae origine dai fatti di Salerno, ma Chietti ha preferito non entrare nel merito limitandosi a dire che quello che è successo all’Arechi non è una bella pagina di calcio.

“Questo campionato di Prima Divisione è strano, anomalo. Non essendoci retrocessioni ed essendoci solo promozioni, diventa un campionato in cui non si possono dare dei veri pronostici. Non voglio fare capire altre cose, ma parliamoci chiaro: quando non ci sono obiettivi è difficile fare pronostici, perché può uscire qualsiasi risultato. Comunque, conoscendo le squadre in base ai campionati che stanno facendo, penso che il Frosinone possa giocarsi la promozione col Perugia”.

Non sappiamo se lei abbia visto giocare la Nocerina, ma se l’ha vista, come le è sembrata?

“La Nocerina ha dimostrato di essere una squadra molto giovane, e proprio per il fatto che si tratta di un campionato senza retrocessioni, due sono le cose: o fai la squadra per vincere o non la fai. La Nocerina non ha fatto la squadra per vincere, ma ha fatto la squadra per valorizzare i giovani. Comunque ho giocato a Nocera e come in tutte le piazze esigenti la gente vorrebbe che si vincesse. Quando poi si trovano a fare un campionato anonimo, è normale che succedano le cose che sono successe”.

A Nocera ha giocato nella stagione 2002-2003, con prima Capuano e poi Buffoni come allenatori, ed è stato uno dei pochi a giocare per tutta la stagione.

“Eravamo trenta calciatori. Ho avuto Capuano e poi Buffoni come allenatori, abbiamo fatto un grande campionato e avevamo una squadra fortissima, come del resto il Foggia. Solo che il Foggia fu più continuo nei risultati. Però ai play-off meritavamo noi: ricordo ancora l’andata a Catanzaro e sicuramente c’era un rigore a favore nostro su Magliocco. Se andate a vedere la partita, era stratosferico quel rigore”.

La Nocerina da qualche mese non sta più giocando causa l'esclusione: crede che il calcio a Nocera Inferiore rivivrà oppure no?

“Dispiace vedere queste situazioni, che sono inverosimili. La Nocerina ha una piazza prestigiosa come ce l’ha la Cavese, come ce l’ha il Savoia, la Salernitana… Sono piazze che meritano palcoscenici importanti, e mi auguro che le situazioni in Campania possano migliorare. Ci sono piazze prestigiose dove però qualcosa non va nella mentalità del calcio del Sud”.

Sappiamo perché la Nocerina è stata esclusa. Da allenatore o da sportivo avrebbe permesso quello che è successo a Salerno?

“Non mi sento all’altezza di poter giudicare quello che è stato fatto. Ognuno avrà avuto i suoi motivi, comunque, vedendolo da fuori non è una cosa bella, così come non è una cosa bella quella che stanno subendo giocatori e allenatore della Nocerina. Non posso entrare in merito”.