BENNARDO a TN: "Il tifoso nocerino è uno dei più caldi in assoluto. Spero che Nocera ritorni tra i professionisti"

15.07.2015 18:00 di  Giuseppe Di Lauro   vedi letture
BENNARDO a TN: "Il tifoso nocerino è uno dei più caldi in assoluto. Spero che Nocera ritorni tra i professionisti"

Abbiamo intevistato in esclusiva l'ex centrocampista della Nocerina Rosario Bennardo. Con la maglia rossonera è rimasto soltanto per una stagione (1998-99) dove collezionò ben 27 presenze e l'anno della sua cessione il presidente Gambardella gli regalò una targa per ricordare il suo ottimo campionato.


Di che cosa si sta occupando adesso?
“Sto ancora giocando. Lo scorso anno ho militato nella Parmonval, quartiere di Palermo che milita nel campionato d’Eccellenza”.

Una volta appeso gli scarpini al chiodo, cosa vorrà fare?
“Mi piacerebbe diventare allenatore. Ho già il patentino e lo scorso anno avevo già la possibilità di poter allenare però decisi di continuare a giocare a calcio. Quest’anno dopo 20 anni di onorata carriera ho deciso di riposarmi un po’ almeno per 5-6 mesi per stare con la mia famiglia. Dopodiché penserò alla carriera da allenatore anche se le squadre continuano a cercarmi”.

Che cosa ricorda di quell’anno a Nocera?
“Purtroppo perdemmo i playoff per un’invasione di campo (sorride n.d.r). E’ stato un anno bellissimo per me, forse uno degli anni migliori della mia carriera dove sono riuscito ad esprimermi al massimo delle mie potenzialità. Peccato che a fine anno non riuscimmo a qualificarci per i playoff visto che ci andò il Savoia. Penso che noi eravamo molto più forti di loro”.

Qual è la gara che ricordi con più piacere?
“Più che una gara ho il ricordo di avere avuto dei compagni eccezionali. E’ stata un’annata non facile perché cambiammo più di un allenatore però fu una stagione che mi ha fatto crescere molto visto che avevo solo 20 anni. Alternai belle prestazioni a gare poco piacevoli dove fui criticato, però le critiche quando sono costruttive fanno solo bene”.

Si sta ancora sentendo con qualche ex compagno dei tempi a Nocera?
“Si mi sto sentendo con Avallone, Criscuolo, D’Angelo, Rubino, Simonelli  che sono stato altri 2 anni insieme e con tanti altri che magari in questo momento mi sfuggono”.

Tu hai vissuto piazze importanti in carriera come Avellino, Catania e Taranto. A livello di tifo cosa ricorda di Nocera?
“Il tifoso nocerino è uno dei più caldi in assoluto. Ricordo una curva strapiena con più di 10 mila persone a partita. Ci davano tanta forza ogni domenica. Ripeto per me fu un anno bellissimo dove conobbi persone nuove partendo dal magazziniere Giovanni Oliva al presidente Gambardella”.

Perché è rimasto soltanto un anno?
“IlBrescia mi voleva e io avevo chiesto al presidente di essere ceduto, ma non perché volevo andare via da Nocera dove mi ero trovato benissimo ma perché volevo affrontare un campionato di categoria superiore ovvero la Serie B. Ci furono dei problemi all’inizio con Gambardella perché non mi voleva cedere e disse che i miei genitori disprezzavano Nocera ma non era assolutamente vero. Poi però dopo un po’ di tempo risolvemmo queste incomprensioni”.

Che tipo di presidente era Gambardella?
“Era una grande persona. E’ stato uno dei miei primi presidenti ed era molto affezionato a me e non mi faceva mancare niente. L’anno dopo ricordo che ebbi una targa di riconoscimento per quello che feci nella stagione 1998-99”.

Un saluto ai tifosi molossi e a questa nuova società che è nata?
“Mi dispiace tanto che la Nocerina si trovi in queste categorie. Io la segue e l’ho sempre seguita. Il giorno della Serie B ero davvero molto felice perché sapevo che erano tantissimi anni che non riusciva a raggiungere quel traguardo. Mando un in bocca al lupo ai tifosi rossoneri e a questa nuova società affinché possano tornare nelle categorie che gli competono”.