ALESSANDRO BRUNO a TN: "Il giorno della promozione fu indimenticabile. I tifosi? Ci volevano bene"

27.02.2015 12:00 di Giuseppe Di Lauro   vedi letture
ALESSANDRO BRUNO a TN: "Il giorno della promozione fu indimenticabile. I tifosi? Ci volevano bene"
TMW/TuttoNocerina.com
© foto di Luigi Gasia/TuttoNocerina.com

La redazione  ha contattato in esclusiva l’ex capitano della Nocerina Alessandro Bruno ora in forza al Pescara. Il centrocampista classe 1983 in terra molossa ha collezionato ben 118 presenze ed è stato uno dei principali artefici della promozione in Serie B nella stagione 2010-11.

Come si sta trovando in questa nuova esperienza con la maglia del Pescara?
“Molto bene. Peccato che adesso la fortuna mi ha voltato le spalle e dopo appena dieci minuti di gioco sono dovuto uscire per infortunio. Comunque è un’esperienza che ho voluto fortemente e farò di tutto per ristabilirmi e dare una mano alla squadra”.

Che idea si è fatto di questo momento no della storia rossonera?
 “Personalmente la seguo sempre con attenzione perché al di là del bellissimo periodo che ho vissuto, è la squadra che mi ha dato l’opportunità di giocare in serie B e non smetterò mai di ringraziare la famiglia Citarella e tutti i tifosi che mi hanno sempre sostenuto. Di questo periodo credo che la maggior sofferenza la portano addosso i tifosi perché il calcio è parte integrante della loro vita, ci tengono e vorrebbero vedere la loro squadra risalire in fretta”.

Cosa ricorda di quel 23 aprile 2011, giorno della promozione in Serie B?
“Ricordo le tantissime persone che festeggiarono con noi questo successo. Tornammo da Foggia, il Foggia di Zeman contro il quale vincemmo  1-0 e dal casello per arrivare allo stadio ci mettemmo non ricordo se tre o quattro ore! Un’emozione immensa: sarà uno dei ricordi che mi porterò sempre dentro”.

Qual è invece quello che vorrebbe cancellare dalla mente?
“Il derby perso con la Paganese 4-1. Eravamo in campo neutro, a Chieti, e i tifosi ci tenevano tanto a quella gara perché un derby così non si giocava da tempo. A noi andò tutto storto quel giorno, mentre loro qualunque cosa tirassero entrava in porta. E ci fu una contestazione non indifferente”.

Com'è stato il suo rapporto con il pubblico del San Francesco?
“Splendido, ci volevano bene. Ci hanno sempre incitato, e hanno sempre tenuto a che la squadra facesse bene. Alcune volte li abbiamo delusi e si sono fatti sentire, ma il loro tifo me lo porto dentro”.

Chiudiamo con una curiosità. Si sta sentendo ancora con qualche suo ex compagno ai tempi rossoneri?
“Certamente. Con Evacuo, De Liguori solo per citarne alcuni. Ci sentiamo spesso e questo vuol dire che c’è un rapporto bello e di amicizia, simbolo di un gruppo che lottava insieme rispettandosi, fatto di veri uomini oltre che di calciatori”.