CHIANCONE: "Ci sono mancati i tifosi"

25.09.2018 18:58 di  Redazione Tn   vedi letture
CHIANCONE: "Ci sono mancati i tifosi"

"Speriamo che non litighino più con nessuno, senza di loro si fa dura. Ad Acireale ci sono mancati i nostri tifosi, nel momento di loro maggiore difficoltà i siciliani hanno avuto la mano dal pubblico, a noi è mancata a causa del divieto di trasferta": così il direttore tecnico Roberto Chiancone in conferenza stampa. Approfondita, inoltre, l'analisi della sconfitta in terra siciliana: "Noto diversi progressi nei ragazzi, riescono a fare in campo le cose provate durante la settimana, mostrano grandissimo impegno. Ovviamente fa male perdere punti appena subisci tiri in porta. Nell'ultimo tratto di domenica, è venuto a mancare il centrocampo, ovvero la zona del campo dove si decidono le partite. Pecora è dovuto uscire, con lui in campo la musica sarebbe stata diversa fino alla fine. gli altri sono calati, anche se il gol l'abbiamo preso per una disattenzione a difesa schierata. Bisogna fare tesoro ed esperienza di questi errori, lo sapevamo. Diversi ragazzi si confrontano realmente con la D per la prima volta". Alcuni giudizi singoli: "Vuolo ha accusato qualche problema. è in fase di calo credo mentale, si riprenderà, ricordiamoci che è un 2000. Coulibaby ha cercato di adattarsi a sinistra. Ruggiero, fino a quando le gambe hanno retto, ha mostrato cose di altra categoria. Gli rimprovero solo una cosa, un paio di palle agli attaccanti andavano date alla Chiancone, cioè dolcemente. Confermo che avevamo pensato a lui anche come seconda punta ma uno come Simonetti, tra l'altro reduce dal gol in casa, non si poteva lasciare fuori, ha caratteristiche uniche nel nostro attacco". Il problema under va affrontato nuovamente: "Ne ho parlato anche con Iovino, c'è da fare qualche altro intervento, compatibilmente col materiale che c'è in giro, servirebbe un '98 in difesa ed anche un 2000 pronto in avanti, in questo momento i margini di scelta in organico sono limitati. Pelosi della Juniores? Lasciamolo crescere, però ha buone qualità". Infine il paragone con l'ultima Nocerina da lui allenata, in C2, operaia, spettacolare in avanti ma spesso perforata dietro: "Qualche somiglianza c'è, però esisteva la possibilità di scegliere e tutti davano il massimo pur avendo dei limiti. Qui l'under deve giocare per forza, una regola penalizzante per società e tecnici".